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Sarde in saor
Le sarde in saor sono uno dei piatti veneziani più famosi e caratteristici. Sono un piatto di pesce apparentemente semplice, fortemente presente nella cultura e nella vita dei veneziani. Gli ingredienti, sarde, cipolle e aceto, semplici e poveri vengono magistralmente amalgamati per rendere il tutto gustoso e saporito, infatti in veneziano saor significa “sapore”.
Il saor era il metodo di conservazione che i pescatori veneziani usavano. Infatti avevano l’esigenza di mantenere il cibo il più a lungo possibile e quindi la soluzione che trovarono fu quella di “coprire” le sardine con le cipolle.
Una vecchia battuta veneziana recitava “So nato a Venexia, go el pare pescaor, par quindese giorni se magna saor, famme un piasser cambia mestier” che si traduce “Sono nato a Venezia, ho il padre che fa il pescatore, per quindici giorni si mangia sempre saor, fammi un piacere papà cambia mestiere”.
Ingredienti
Sardine / Sarde
Cipolle
Olio extravergine di oliva
Aceto
Uvetta
Pinoli
Preparazione
Pulire e privare le sardine della testa e della spina, lavatele, asciugatele e infarinatele.
Friggetele in olio bollente (una volta si usava lo strutto) e lasciatele sgocciolare su carta assorbente.
Far appassire le cipolle tagliate a rondelle sottili con 2 bicchieri di aceto. Spegnete dopo un paio di minuti.
Formare in una pirofila uno strato di sardine e un altro di cipolle. Cospargete il tutto con uvetta e pinoli. Continuare fino all’esaurimento degli ingredienti.
Lasciar riposare per almeno 2 giorni in frigorifero. Il saor si mantiene in frigo e acquista gusto fin a 4-5 giorni dopo la preparazione.